domenica 18 dicembre 2016

#BodypositeamIT: Conciati per le feste (Evans total look)



Jingle Bells, Jingle Bells, jingle all the way! What fun it is to ride in a one-horse open sleigh...
Bene, se l'avete letta cantando, abbandonate questo post voi che entrate, in caso contrario, procedete pure (più o meno) tranquillamente.
E' vero, e chi mi conosce lo sa, che di solito adoro il Natale, è la parte dell'anno che ho sempre preferito con le sue luci, le sue decorazioni, le ore passate a togliere i canditi dal panettone e a mettere la nutella (sì, quella con l'olio di palma...a natale puoi e posso anch'io!) sul pandoro, i giochi da pseudo bisca clandestina, il tasso alcolico decisamente alto, i regali, che siano più o meno graditi o in giro da tempo immemore destinati all'eterno riciclo, per non parlare del parentado infinito raccolto tutto nella stessa stanza, e di solito amo anche le sue conseguenze, chili pieni d'amore familiare e quintali di bicarbonato per digerire compresi.
Quest'anno invece sono passata dall'essere il folletto sotto acido degli anni scorsi, ad avere l'entusiasmo di Mercoledì Addams in gita a Disneyland con la scuola, e anche se dicono che odiare il Natale e le feste in generale faccia figo, io spero di tornare demodè il prima possibile.
Ma (perchè c'è sempre un ma) se c'è una cosa del Natale che il Grinch e lo Scrooge che sono in me non sono riusciti a farmi smettere di amare, sono i classici maglioni natalizi -Ok, anche la rai che manda i cartoni Disney a profusione, lo ammetto!- Sarà che mi ricordano la scena in cui Bridget Jones e Mark Darcy si (ri)incontrano nel primo film della trilogia.

Quindi quando dal #BodypositeamIT è saltata fuori l'idea dell'outfit natalizio, ne sono stata comunque entusiasta. Dando un'occhiata in giro, ho visto che tutti gli shop plus size più noti hanno una sezione con maglioni e abitini natalizi, in particolare su emp ce n'erano alcuni davvero sfiziosi ed ironici, ma è bastato giusto il tempo di pensarci su che erano già tutti terminati, per cui alla fine, dovendo prendere anche i miei amati jeans ultrastrech della linea pear di evans, ne ho approfittato per fare un ordine unico.
A dire il vero il maglione che ho scelto, inizialmente non era tra i miei preferiti visto che io per natalizio intendo un maglione che abbia almeno una renna e qualcosa di rosso, ma come al solito mi sono ridotta all'ultimo momento e il modello che ho acquistato alla fine era tra i pochi rimasti della mia taglia, ma quando l'ho provato sono stata molto soddisfatta sia per estetica, sia per vestibilità.
So che magari per il blog avrei potuto scegliere qualcosa di più fashion e meno banale, ma l'avrei vista un pò una forzatura. Per me, al di la di questo momento non proprio semplice, questi giorni di festa (ricordo che in terronia di norma si festeggia dal 24 al 26 no stop, sono consentite giusto delle pause ogni tanto per espletare i propri bisogni fisologici) sono costellati di vestiti caldi e comodi (stiamo parlando di ore ed ore seduti a tavola a mangiare) e di pigiama più o meno imbarazzanti, ma rigorosamente a chiusura ermetica e pantofole a forma di pinguino ai quali manca il becco visto che Velvet ha gentilmente offerto una rinoplastica...Tanto si sa, in presenza della famiglia e del corriere, siamo tutte più cesse.
MaglioneJeansStivali : Evans
Cappello: no brand shop
Prima di lasciarvi alle foto v'invito a curiosare gli outfit dei miei favolosi compagni d'avventura:
Diva delle curve di Marged Flavia Trumper
Tondamente curvy blog di Valentina Imbellone
Mixelchic di Elena Palieri
Uomini di peso di Alessandro Carella
Plus kawaii di Miria Benotti
Curvy Nene di Irene Mastronardi











giovedì 1 dicembre 2016

PCOS (Sindrome dell'ovaio policistico): la mia esperienza



Buongiorno bellezze! Oggi ho deciso di parlarvi di un argomento che mi sta molto a cuore, dato che è una patologia che ha condizionato e continua a condizionare gran parte della mia vita, mi riferisco alla "sindrome dell'ovaio policistico" alias "Poly-cystic ovary syndrome" molto più semplicemente detta PCOS.
Ovviamente non sono un medico, per cui mi limito semplicemente a riportare quella che è stata ed è tuttora la mia esperienza.
Anche perchè se proverete a cercare di cosa si tratta, in linea di massima su tutti i siti che ne parlano avrete modo di leggere che: La PCOS è una sindrome metabolica che colpisce il 5-10% delle donne in età fertile sconvolgendone completamente il quadro ormonale e metabolico e di cui ancora non si conoscono a fondo le cause. Tra i sintomi che caratterizzano la sindrome troviamo amenorrea (alterazione o assenza del ciclo mestruale), anavoluzione cronica, infertilità, acne, alopecia, irsutismo, obesità, insulinoresistenza e...la pianto qui, per chi volesse saperne di più vi lascio il link
Ma cos'è davvero la PCOS per chi la vive? Tenterò di spiegarvi come la vedo io. 
E' la classica amica stronza, quella che tutte abbiamo avuto ai tempi del liceo (a meno che non sia stata proprio tu l'amica stronza in questione). Quella che vi portava dietro solo per sembrare più figa agli occhi dei ragazzi, quella che si presentava all'ora di ginnastica col tacco 12 e truccata più di un motorino negli anni '90, dicendo che le sarebbe tanto piaciuto indossare una tuta da sfigata come la tua, ma che purtroppo aveva le sue cose (e continuerà ad averle per tutto l'anno senza che nessuno stranamente sospetti il contrario, anche perchè che ne sai tu del ciclo, che una volta ti viene e 10 no?). Quella che nella sua fighissima figaggine ti diceva con orrore che doveva assolutamente dimagrire perchè durante le feste aveva messo ben 800 grammi e tu, ingenuissima, stretta nei tuoi jeans taglia 52 o più, dal basso delle tue sneakers, la consolavi anche dicendole che era perfetta e bellissima così com'era (ATTENZIONE! Non mi riferisco alla dismorfofobia che è un disagio reale, ma alla stronzaggine nuda e cruda). Parliamo della stessa amica stronza che alle tue spalle faceva notare agli altri i tuoi rotoli di ciccia, i brufoli sul mento ed il peletto sopravvissuto alla ceretta perchè ancora non hai imparato a starci dietro.
Ecco, lei! Le differenze sostanziali tra lei e la PCOS sono tre: non te ne liberi mandandola a fanculo, non te la ritrovi soltanto al liceo e, soprattutto, i brufoli sul mento, i rotoli di ciccia ed i peli incazzati lei te li fa proprio venire!
Avevo circa 17 anni quando, complice una dieta senza risultati ed il ciclo che saltava di continuo, mia madre decise di farmi fare una visita da un ginecologo, che dopo un'ecografia e delle analisi specifiche, non trovò cura migliore che la pillola. Stiamo parlando di 13 anni fa ed era ancora molto difficile trovare qualcuno di competente in materia (nonostante l'incidenza del fenomeno coinvolga circa 5/10 donne su 100) e, si sa, molto spesso si confonde la "cura" dei sintomi con quella della "malattia". Purtroppo molto spesso i medici ignorano quanto un semplice "non lo so" sia molto più professionale e soprattutto faccia meno danni di una cura azzardata.
Sta di fatto che io i risultati li vedevo eccome, per cui che la pillola fosse solo un palliativo a me non era proprio passato per la testa, perdevo peso, avevo finalmente la pelle vellutata, i peli erano diventati semplice peluria e i capelli non erano mai stati così folti e lucenti, finchè a causa della nausea persistente e del mal di testa cronico fui costretta a sospenderla e lì...beh lì tornò tutto come prima, anzi i chili aumentarono addirittura.
Evito di parlarvi dei risvolti psicologici che ebbe la faccenda, avevo 19 anni e avevo assaporato la "normalità"...sono sicura che non serve che ve ne parli. 

Da allora, ho dovuto fare un grande lavoro su me stessa  sia in termini di autoaccettazione sia per non prendere a sprangate sui denti tutte quelle persone che di farsi gli stracazzacci loro proprio non ne vogliono sapere e ti chiedono con aria illuminata: "ma perchè non ti metti a dieta? Guarda che bel viso che hai" (come se tu nella tua vita da obesa non ci avessi mai pensato e aspettavi il genio che ti accendesse la lampadina ).
Inutile parlarvi del mio continuo peregrinare tra nutrizionisti, dietologi, endocrinologi, ginecologi e dermatologi...neanche ricordo quanti fossero, so solo che il mio scetticismo cresceva insieme ai miei chili e ai brufoli sul mento. Neanche m'interessava più dimagrire, ero finalmente riuscita a fare pace con me stessa sotto quel punto di vista...volevo soltanto sentirmi una donna normale, volevo avere il ciclo ogni mese e capire se fossi in grado di ovulare.
Alla fine ho deciso di documentarmi da sola nonostante, anni fa i pochi testi sull'argomento fossero in inglese, ma non mollai. Non avevo la presunzione di curarmi da sola, volevo soltanto maggiori mezzi per capire se il dottore che avevo di fronte fosse l'ennesimo che tentava di azzeccare la soluzione o se fosse realmente competente in materia.
Recentemente, grazie ad un endocrinologo e ad un gruppo su facebook, sto imparando pian piano a gestire la cosa attraverso l'alimentazione, lo sport e degli integratori (inositolo ed agnocasto), anche se dall'ultima visita è emerso che nel mio caso da soli non bastano e mi è stata prescritta la metformina che è un inibitore insulinico, per cercare di portare l'iperinsulinemia a livelli ottimali.
Ora come ora il ciclo si è quasi regolarizzato e sono anche riuscita ad ovulare (e porca miseria, mica me l'avevano detto che è più doloroso del ciclo!) che per me è stato un vero e proprio traguardo. 
Ripeto, questa è soltanto la mia esperienza, per chi volesse saperne di più, ci sono molti siti con base medico/scientifica sull'argomento, ma soprattutto rivolgetevi al vostro medico perchè vi ricordo che avere le ovaie policistiche non implica necessariamente avere anche la sindrome, per cui se avete dei dubbi fatevi prescrivere le analisi standard per questo tipo di diagnosi (ecografia pelvica, testosterone libero, curva glicemica, curva insulinemica...)
A breve vorrei scrivere un articolo su alimentazione e PCOS visto che accenno spesso all'argomento soprattutto nelle ricette che vi propongo e che trovate nella sezione FOOD, per cui se avete suggerimenti o curiosità particolari, fatemelo sapere nei commenti.